progetti che amiamo: black villa

vi raccontiamo di un progetto che si fonde con l'ambiente che lo circonda: una casa "total black" immersa in un'oasi naturale

About Team: Emanuele Berteletti | Bulbus Lighting Studio | Torino

by EMANUELE BERTELETTI

Torna la rubrica “Progetti che amiamo”: uno spazio all’interno del nostro blog Storie di Luce, dove puntiamo i riflettori su progetti architettonici poco conosciuti, ma estremamente rilevanti nel loro approccio ai temi del vivere contemporaneo.
Oggi vi parliamo di “Black Villa”, progetto residenziale firmato dall’architetto iraniano Reza Mohtashami che, molto recentemente, ha suscitato l’attenzione del Web per il suo aspetto unico ed inusuale.                                                                                                                                Black Villa non ha solo un nome affascinante, ma anche delle caratteristiche uniche, scopriamole insieme.

Prima, però, dai un’occhiata agli altri progetti che amiamo. Clicca qui

 

LA CASA NELLA FORESTA: BLACK VILLA

Situata nel cuore dell’Harriman State Park, nello stato di New York a poche miglia a nord della Grande Mela; Black Villa si configura come un lussuoso edificio residenziale su più livelli, dolcemente adagiato sul fianco di una collina.
400 m² al centro di un parco privato di 9600 m² che incarnano la perfetta comunione fra abitazione e natura. Le forme esterne dal geometrico rigore, descritte da cemento grezzo di colore nero, si aprono su open-space interni grazie a finestrature a tutta altezza.

Ampi lucernai, un caldo parquet, mobili realizzati su misura, un grande focolare e la continuità del rivestimento in cemento anche all’interno; creano una sensazione di idillio naturalistico che dal contesto esterno irrompe negli ambienti domestici.

La connessione di Black Villa con la natura si rispecchia anche nell’attenzione progettuale all’uso di elevati standard energetici. La massimizzazione dell’impiego di luce naturale permette di abbattere i consumi di energia elettrica. Mentre l’isolamento termico è garantito da un fitto manto erboso che ricopre il tetto dell’edificio.

FIL ROUGE PROGETTUALE: IL NERO

Il filo conduttore dell’intero progetto è sicuramente il massiccio impiego del nero. Un colore che, almeno nel campo del design, è da sempre sinonimo di esclusività ed eleganza; questa volta viene utilizzato per descrivere un’abitazione singolare e dal grande carisma.
Nere sono le pareti interne ed esterne, così come la mobilia tailor-made, le finiture, le inclusioni materiche, i tessili e gli apparecchi luminosi. Unica eccezione: il pavimento; realizzato in parquet di rovere, riscalda l’ambiente rompendo la monotonia cromatica.
A differenza di quanto si possa immaginare, Black Villa è tutt’altro che opprimente. Al contrario, si rivela un luogo intimo e ospitale, grazie ad un sapiente uso dell’illuminazione naturale. Le monolitiche facciate laterali si aprono completamente in un curtain-wall vetrato sul prospetto principale, permettendo alla luce naturale di entrare negli ambienti. Allo stesso modo, ampi lucernai sui soffitti illuminano aree d’interesse come ingresso, vano scale e salotto per gli ospiti.
In accordo con Reza Mohtashami: “Il nero è un colore vago, sfuggente. E’ sinonimo di rigore, prestigio e denota un forte carattere. Sono convinto che i colori puri come il nero e il bianco siano il prossimo grande trend globale; andando a soppiantare le tonalità pastello che hanno ampiamente descritto i progetti architettonici dell’ultima decade”.

IL PROGETTISTA: REZA MOHTASHAMI

Si conosce ben poco sulla vita di Reza Mohtashami, l’architetto iraniano autore di Black Villa. Sappiamo che, nonostante i suoi 32 anni, ha maturato un’esperienza di oltre 13 anni nella progettazione. Sembra impossibile da credere, eppure fin dai primi anni di formazione, Mohtashami ha collaborato con molti studi d’architettura del suo Paese d’origine, arrivando poi alla fama grazie ai suoi progetti dallo stile inconfondibile.
Oggi, il suo Atelier, basato nella città di Mashhad nel nord-est dell’Iran, ha raggiunto una fama internazionale grazie a una moltitudine di realizzazioni sparse fra Stati Uniti, Svizzera, Australia e Canada. Insieme a Mohtashami lavorano altri due giovani talenti: Reyhaneh ed Elham Daneshmandi, che hanno contribuito a concretizzare la “visione” di Black Villa.
L’alone di mistero che circonda Reza Mohtashami lo rende un personaggio affascinante, specialmente se si traccia un parallelo fra la sua persona e i suoi edifici. Sono questi, infatti, a parlare per lui: accomunati da una profonda connessione con la natura, nella quale si immergono, confondono e specchiano; in un senso di confortevole isolamento.
Siamo sicuri che l’attenzione dei social suscitata dai progetti di questo giovane talento, sapranno ben presto rivelarci di più sulla sua sfuggente figura.

Scopri di più su Reza Mohtashami sul sito ufficiale. Clicca qui

 

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